In queste ore il Ministro Crosetto ha affermato che dietro l’ondata di flussi migratori di queste settimane vi sarebbe una strategia di destabilizzazione operata dal Cremlino con il gruppo Wagner.

Ma come ho raccontato a @Linkiesta, le cose non stanno proprio così🧵

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Il gruppo è di proprietà dell’oligarca russo Yevgeny Prigozhin, stretto alleato del presidente russo Vladimir Putin. Secondo #Crosetto, l’intensificarsi dei flussi sarebbe il prezzo che il nostro Paese sta pagando per il sostegno all’Ucraina. 2/13

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Una lettura sicuramente fantasiosa, che si allinea più con le teorie del #complotto che non con la realtà, una narrativa pericolosa, che potrebbe pregiudicare ulteriormente l’opinione pubblica italiana ed europea nei confronti del loro sostegno alla causa #ucraina. 3/13

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Se da un lato il radicamento del Wagner nella regione Africana non è un fatto recente e rappresenta una scelta dettata dalle grandi possibilità di guadagno e dalla volontà di #Putin di mantenere una presenza russa in aree strategicamente importanti per #Mosca.
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dall’altro la presenza di queste milizie è sostanziata da vari rapporti delle intelligence. Le modalità di ingaggio sono state oggetto di analisi all’ultima conferenza per la sicurezza di #Monaco e non evidenziano la gestione dei flussi migratori nell’area mediterranea 5/13

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In #Libia le milizie #Wagner sono presenti dal 2018 e combattono a fianco delle truppe del generale Khalifa. #Haftar. Il loro ruolo punta alla gestione degli assets economici ed energetici nel Paese e non alla complessa gestione della macchina migratoria
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Basti pensare che in #Libia sono circa 2.000 i mercenari del Wagner, un numero rilevante, ma di sicuro non sufficiente per controllare territorialmente, politicamente e militarmente il #traffico di esseri umani. 7/13

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L’insicurezza delle acque del #Mediterraneo è da sempre uno svantaggio per la Marina Russa, come lo è la molteplicità dei conflitti nel continente africano spesso sostenuti da milizie che generano esodi migratori che rappresentano per la #Russia un problema. 8/13

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Pertanto, l’ipotesi che il gruppo #Wagner riesca ad avere un’influenza sui flussi migratori dal Nord Africa verso l’Europa sembra essere una lettura superficiale e poco realistica. 9/13

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In un contesto complesso come quello africano, segnato da conflitti asimmetrici, guerre civili, stati deboli e la presenza di molti altri attori – #Cina, Turchia, Paesi del Golfo, Stati Uniti – ognuno con agende differenti, ogni scenario diventa poco prevedibile. 10/13

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Di fronte ai molteplici fattori che alimentano le #migrazioni e che regolano i flussi, il gruppo Wagner rappresenta solo una minima variabile di un sistema che non sarebbe in grado, in termini materiali e di influenza #politica di gestire i rubinetti dei flussi migratori. 11/13

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