Secondo un paio di amici che mi aiutarono con l’obbligatorietà (ci arrivo dopo) dell’abbonamento per tutti i cittadini dai 6 ai 70 anni non si andava lontano dalla cifra ricavata dalla vendita dei biglietti. Ovviamente c’era un grosso limite 3/

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Il servizio era inefficiente e non serviva parte della città, non avrebbe mai sostituito la comodità del mezzo privato (senza voler contare quelli che vogliono parcheggiare DENTRO il luogo dove vogliono andare) e Alessandria è per estensione la città più grande del Piemonte. 4/

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Quindi ovviamente bisognava trovare le risorse per incrementare e migliorare il servizio. Ma la mia idea era - e resta - che questo andava fatto indipendentemente dalla questione biglietti. Per esempio con obbligatorietà dell’abbonamento (sarebbe in realtà diventata una tassa) 5/

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Ma la tassa - seppure piatta, uguale per tutti - in realtà avrebbe avuto una specie di valore redistributivo perché ci sono cittadini che mai in ogni caso avrebbero preso i mezzi pubblici e usando l’auto avrebbero pagato di più i parcheggi 6/

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Questa proposta per me valeva per una città come Alessandria e non so se potrebbe valere per tutte (non penso proprio) ma la transizione ecologica passa da disincentivi, incentivi e azioni coraggiose.
Fine/

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