RT by @damianozoffoli: L’ITER MALATO DELLA LEGGE DI BILANCIO IN ITALIA
Funziona così.
Il 15 ottobre fai la conferenza stampa per “presentare” la legge di bilancio, e dici solo le “cose belle” - cuneo fiscale, IRPEF, qualche euro su famiglia - e non presenti neanche una riga di testo scritto, che infatti non esiste.
Parte la grancassa mediatica: card sui social, post, dichiarazioni roboanti. Tutti i media ci cascano. L’altro giorno una trasmissione ha persino fatto un sondaggio “quanto vi piace la legge di bilancio da 1 a 10?”.
Naturalmente, la legge di bilancio neanche esiste. Si inizia a scriverla dopo, in barba a ogni decenza istituzionale.
E quando la scrivi, arrivano le “cose brutte” (aumenti IVA, aumenti tasse sulla casa, ecc), perché per quanta poesia o propaganda tu possa fare, 2 + 2 deve sempre fare 4.
E così, il confronto politico e pubblico che in un paese normale dovrebbe avvenire in due mesi tra metà agosto e metà ottobre, avviene in poche frenetiche ore tra fine ottobre e inizio novembre: riunioni di maggioranza, veti, discussioni, valutazioni, polemiche, ricatti.
E così che - tra bollinatura Rgs e passaggio al Quirinale - le leggi di bilancio vengono inviate al parlamento non entro la scadenza che la legge impone (20 ottobre) ma tre settimane dopo.
Ed è così che ogni anno un ramo del Parlamento la legge di bilancio non la può neanche vedere, perché deve andare in Gazzetta entro il 31 dicembre e tra audizioni, esame in commissione e esame in aula fai in tempo solo a fare una lettura vera, se così si può chiamare.
Quello che dovrebbe essere un percorso ordinato e “calmo” di riflessione, discussione e programmazione, in Italia è ormai diventato un incasinatissimo show pubblicitario seguito da psicodrammi da telenovela brasiliana.
In un paese, però, col 140% di debito pubblico in rapporto al Pil e una crescita che sta tornando allo “zero virgola”.
E che in t…
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[2023-10-28 06:48 UTC]