Ho scritto alla Presidente del Parlamento Europeo Roberta Metsola per portare all’attenzione delle istituzioni europee la grave vicenda di Ilaria Salis cittadina italiana, maestra di scuola primaria, detenuta in una cella di alta sicurezza ungherese dall’11 febbraio 2023.
Ilaria Salis è accusata di aver preso parte all’aggressione di due uomini, appartenenti a gruppi neonazisti, che per l’appunto l’11 febbraio, come ogni anno, a Budapest, stavano celebrando il “Giorno dell’onore”, dedicato alle SS cadute nel 1945. Le autorità ungheresi accusano inoltre la donna di essere legata a “Hammerbande”, gruppo tedesco che si propone di “assaltare i militanti fascisti”. Per tutto ciò Ilaria Salis rischia fino a 24 anni di carcere.
Mentre la famiglia esclude ogni appartenenza ed evidenzia come non ci siano ad oggi prove che dimostrino alcuna delle accuse sopra citate, ciò che preme portare all’attenzione di tutti sono le gravi condizioni in cui Ilaria Salis è detenuta.
Subito dopo l’arresto Ilaria è stata portata in una cella di isolamento per 8 giorni, coi vestiti sporchi, senza alcun’igiene personale. Per altri 35 giorni è rimasta senza vestiti puliti. Nelle celle le condizioni igieniche risultano essere estremamente precarie, così come pare le sia stata negata assistenza medica e talvolta anche il cibo.
Durante il trasporto e per essere condotta in Tribunale alla maestra italiana, oltre alle manette, sono stati legati i piedi, e ai polsi applicato un guinzaglio di cuoio tenuto da un agente di scorta. I colloqui con famiglia e avvocato difensore sono pressoché inesistenti.
La scorsa settimana il Parlamento Europeo in seduta plenaria ha ribadito la propria forte preoccupazione sulla situazione dello Stato di Diritto e sul rispetto dei diritti fondamentali in Ungheria, nonché dei valori fondanti dell'Unione sanciti dall'articolo 2 TUE.
Per questo ho chiesto alla Presidente Metsola di fars…
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[2024-01-19 14:55 UTC]