RT by @CarloCalenda: ACCIAIO GREEN A TARANTO: UN PO' DI NUMERI
Quando leggete in questi giorni della triste vicenda di #Ilva vi ritrovate gente (no, non erano solo 5 stelle) capace di far saltare un impianto da 10 milioni di tonnellate/anno di acciaio primario, con diverse migliaia di addetti, sul quale erano in corso e in larga parte giá conclusi imponenti interventi di ambientalizzazione, perchè a "Taranto si deve produrre acciaio green".
Ma cos'è l'acciaio green e soprattutto quali sono le "implicazioni" di un'acciaieria green da 10 milioni ton/anno?
In Europa, c'è un solo impianto pilota, finanziato con molte decine di milioni di fondi europei, che, se tutto andrà bene (i progetti pilota servono appunto per verificarlo) e i piani saranno rispettati, entro il 2030 sarà in grado di produrre circa 1 milione di tonnellate/anno di acciaio cin emissioni di CO2 minime. Si chiama Hybrit e si trova in Svezia.
Nelle immagini allegate, a partire dalle caratteristiche di Hybrit, trovate quanto idrogeno, quanto biogas, quanto carbone, quanta acqua demineralizzata, quanta energia elettrica servirebbero per un'acciaieria green da 10 milioni ton/anno.
Solo di energia elettrica servirebbero 38,5 TWh, cioè il 13% dell'intera domanda elettrica italiana del 2023.
E poichè l'energia elettrica dev'essere priva di emissioni di CO2, se la generassimo con impianti fotovoltaici dovremmo installarne 24 GWp (quanti ce ne sono oggi in Italia), su una superficie di 350 km2. Oppure, optando per impianti eolici onshore di quelli che vengono proposti ultimamente (macchine da 6 MW, 170 m di diametro e altezza complessiva 200 m), ne servirebbero 16 GW (oggi in Italia ne sono installati 12 GW), distribuiti su 1600 km2 (ventosi... a trovarli), cioè due terzi dell'intera provincia di Taranto.
E quando avremo in Italia un nuovo consistente parco nucleare, 4,8 GW, cioè una centrale da 4 reattori, su 2 km2…
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[2024-01-15 22:29 UTC]