Se fossimo davvero tutti d’accordo con il discorso di Mattarella:
1) cercheremmo di essere oggettivi nel giudizio sui provvedimenti e non smentiremmo dall’opposizione ciò che sostenevamo al governo e viceversa.
2) eviteremmo di spostare il conflitto sempre su un piano antropologico - destri contro sinistri - e lo manterremmo su un piano di merito, riconoscendo l’altro come avversario e non come nemico.
3) cercheremmo di varare insieme un’agenda dedicata ai giovani che fuggono dal voto.
4) lavoreremmo per ripristinare i diritti sociali fondamentali stabiliti dalla Costituzione.
5) maneggeremmo con estrema attenzione il tema della Riforme Istituzionali cercando in Parlamento - magari in una bicamerale dedicata - una convergenza a tutti i costi.
6) terremmo l’Italia su una linea netta di politica estera, internazionale ed europea.
7) la stampa assolverebbe il suo ruolo evitando di disinformare o essere partigiana in modo estremo e poco credibile.
8) la Magistratura smetterebbe di esondare regolarmente dal suo alveo istituzionale per diventare censore e tentare di condizionare il legislatore.
Quindi direi che gli applausi al discorso di Mattarella sono in larga parte retorici e ipocriti.
Gli applausi vengono usati come autoassoluzione collettiva per poi ricominciare con il nostro fight club, che è esattamente l’opposto del discorso di Mattarella.
Noi proveremo invece a continuare a regolarci secondo i principi di quel discorso che sono poi quelli costituzionali e repubblicani.
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[2024-01-02 07:08 UTC]