FONDATORI O PRENDITORI?
Più di metà dell’attuale parlamento - da destra a “sinistra - ha chiesto, in qualche momento della sua storia - l’uscita dall’Euro, per rimangiarsi poi tutto una volta al Governo. Questa è un’anomalia tutta italiana che ben descrive il nostro rapporto con l’UE.
Le polemiche sul MES (destinate a finire presto), l’esclusione dal negoziato sul nuovo patto di stabilità etc sono tutti effetti dello stesso male.Non ci sentiamo un grande paese fondatore ma un piccolo paese prenditore.
L’UE cambierà necessariamente nei prossimi anni per rispondere alle sfide geopolitiche. L’unica possibilità che abbiamo per co-guidare questo processo è abbandonare slogan populisti e promesse sovraniste e prendere il posto che ci compete, dimostrando di saper lavorare dentro l’UE e non contro l’UE.
Serve pianificazione, precisione nelle proposte, capacità di costruire alleanze.
A destra e a sinistra questo dato di fatto ancora non è chiaro, per noi di
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è invece acquisito da molti anni.
Alla fine, come è giusto, decideranno gli elettori alle prossime europee quale strada vogliamo percorrere. Magari evitando di lamentarsi dopo.
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[2023-12-09 07:06 UTC]