ILVA. FOLLIA E PROPAGANDA.
La storia di ILVA è finita il giorno in cui M5S, PD e IV hanno fatto saltare l’accordo blindato e vincolante per la cessione a Mittal, per 4,2 mld, esito di una lunga gara europea, cambiando ex post il quadro normativo con l’abolizione dello scudo penale.
Il tutto è accaduto per compiacere la Lezzi, che controllava un gruppo di senatori 5S, dopo la sconfitta alle europee del ‘19.
Avevo chiaramente previsto all’epoca le conseguenze di tutto ciò. Per chi avesse voglia ci sono tonnellate di video, dichiarazioni e post.
Ciò che è accaduto dopo, dalla minaccia di Conte della “madre di tutte le cause”; all’accordo successivo favorevole a Mittal ma con i soldi pubblici;
al ripristino dello scudo penale;
alle dichiarazioni di Zingaretti sull’acciaio green;
a quelle di Renzi su “dovevamo vendere al mio amico Jindal” (che oltre ad offrire 800 milioni in meno oggi non riesce neppure a gestire Piombino che è grande un decimo), sono tutti necrologi post-mortem.
A questo si aggiunge l’irresponsabilita’ di Governatori e sindaci il cui pensiero si può riassumere in: ILVA chiusa, posti di lavoro salvi, soldi a pioggia da amministrare.
ILVA chiuderà dobbiamo solo decidere quanti miliardi di euro pubblici metterci nel frattempo. Su questo poco si può fare.
Ciò che invece si dovrebbe fare è riflettere sulla follia di questa storia.
Ma non lo faremo.
Quindi sbizzarritevi pure con gli alibi, le scuse, le richieste.
La realtà è una sola: abbiamo una classe politica che non sa cosa sia l’industria e pensa di poterla usare come mezzo di propaganda politica.
Godetevi i risultati.
🐦🔗: https://nitter.cz/CarloCalenda/status/1731564353030107537#m
[2023-12-04 06:41 UTC]