Da oggi fino a mercoledì sarò in
https://nitter.cz/search?q=%23Israele
, in una delegazione di parlamentari di vari paesi europei, per una missione di solidarietà organizzata da
https://nitter.cz/elnetwork_eu
, ong che da anni crede e lavora per un rapporto sempre più stretto e forte tra l’Europa e Israele sulla base di valori comuni.
Oggi ho visitato il Kibbutz di Kfar Aza dove 150 sui 1500 abitanti sono stati uccisi o rapiti il 7 ottobre. In particolare molti giovani ventenni che avevano scelto di vivere sul confine di Gaza, e lo avevano fatto come gesto di speranza e di convivenza.
La brutalità e la violenza insensata usata da Hamas deliberatamente contro civili inermi, uccisi, violentati e rapiti è ancora visibile e percepibile tra le rovine del Kibbutz, considerato fino al 6 ottobre un angolo di paradiso, modesto e pacifico.
Penso che Ghali, che da sempre ammiro per la sua musica e per l’uso innovativo e sofisticato dell’italiano, avesse la libertà di esprimere il suo pensiero su quanto accade tra il Giordano ed il Mediterraneo. Credo però che le parole vadano usate con attenzione e consapevolezza.
Siamo di fronte a una guerra di cui anche l’estrema brutalità è il prodotto intenzionale delle azioni di Hamas che vuole la distruzione di Israele e che governa Gaza con una dittatura spietata, dove non c’è spazio se non per il consenso.
A Gaza, criticare Hamas per l’eccidio compiuto il 7 ottobre comporta la morte.
In Israele si discute pubblicamente, fuori e dentro le istituzioni democratiche, sulla proporzionalità e l’efficacia di lungo termine della reazione voluta da Nethanyau.
Si chiede a gran voce al governo di fare di più per riportare a casa gli oltre 100 ostaggi presunti vivi - oltre ai corpi di chi è stato ucciso - ancora nelle mani dei terroristi.
Biden insiste sulla proporzionalità della reazione, preme sul leader israeliano perché faccia di tutto per minimizzar…

🐦🔗: https://nitter.cz/bendellavedova/status/1757118384477479093#m

[2024-02-12 19:04 UTC]