DA REPORT RICOSTRUZIONE FALSA E DIFFAMATORIA
Ieri sera Report mi ha tirato in mezzo ad una storia di “infiltrazioni mafiose” (sic!), per via di alcuni contatti meramente politici con un soggetto che allora non era nemmeno indagato (e per il quale il Gip di Milano ha recentemente disposto la misura cautelare per alcuni reati - non di stampo mafioso - compiuti in epoca successiva).
In una lunga intervista rilasciata a Report nel villaggio di Atreju avevo spiegato con estrema serenità che si trattò di contatti esclusivamente politici, avvenuti 5 anni fa e interrotti pochi mesi dopo, che il soggetto in questione non mi prospettó mai affari poco trasparenti né ovviamente ottenne da me vantaggi di alcun tipo e che non potevo essere a conoscenza di sue eventuali attività illecite (né passate né tantomeno future). Sette minuti buoni senza alcuna reticenza, che ieri sera sono stati condensati in pochi secondi.
In compenso, per decine di minuti si è raccontato un film per indurre i telespettatori a credere che tale soggetto indicato come afferente a una consorteria criminale - ovviamente a noi ignota - avesse trovato in me uno dei propri “referenti politici”.
Questa vicinanza, nel mio caso, si sarebbe sostanziata nella mia partecipazione a un convegno pubblico di un movimento politico nel quale il soggetto in questione militava e in qualche invito a eventi della mia campagna elettorale (tipiche metodologie mafiose, no?).
Di reati compiuti grazie ai presunti “referenti politici” ovviamente nemmeno l’ombra. Insomma, un’infiltrazione “mafiosa” (su questo termine è in corso persino un duro scontro tra Procura e Gip) che o non c’è stata o è miseramente fallita.
Una ricostruzione diffamatoria, quindi, che affiderò ai miei legali per le valutazioni del caso. Un’operazione di killeraggio politico che non ha risparmiato il nostro partito, accusato nel suo complesso di favorire le infiltrazioni,…
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[2024-01-15 11:51 UTC]