Lui non si schiera. Tra Trump e Biden, che differenza fa
Lui è Giuseppe
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, il fortissimo riferimento dei progressisti, l’uomo che firmò i decreti sicurezza, ed ancora il leader del fronte che non sostiene l’Ucraina, ed ancora una volta quello che non sceglie tra democrazia e Putin. Si dirà quindi, nulla di nuovo circa la performance del capo del M5S ieri sera a Che tempo che fa. Nulla di nuovo, certo. Anche se qualcuno pare ancora meravigliarsi, non io.
Giuseppe Conte è mister faccia di bronzo, quello che ha governato con Salvini, poi con il Pd, poi ha fatto cadere Draghi.
E soprattutto cari amici del Pd, Giuseppe Conte è tutto tranne che un progressista. Anzi è uno che da sempre si trova a suo agio e in amicizia con i sovranisti di tutto il mondo. A partire da Trump. Al punto di non capire quanto pericolosa potrebbe essere la vittoria di Trump in un momento come questo. È grave, molto grave, per un promesso alleato del PD.
Spiace per chi non vuol vedere. Ma sarebbe così semplice ricordarsi che un Giuseppi è per sempre.

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[2024-01-29 09:54 UTC]