TUTTO MALE, TUTTO BENE.
Negli interventi ieri in aula al Senato si è ripetuto un gioco delle parti davvero stucchevole che va avanti da almeno trent’anni in Italia.
Il Governo sostiene che va tutto bene e l’opposizione che va tutto male.
Meloni, quando era all’opposizione, solo un anno fa, sosteneva che andava tutto male, ora in un anno, ogni singolo indicatore, viene usato per avvalorare la tesi di un nuovo miracolo italiano.
Al contrario per le opposizioni tutti gli indicatori sono in fondo negativi anche quando sono positivi.
Ma così: 1) gli italiani non ci capiscono nulla e cessano di dare qualsiasi valore alle opinioni politiche; 2) sinistra e destra si attestano su due linee politiche “tutto male” vs “tutto bene” che sono indifendibili e lasciano poco spazio al confronto.
Si potrebbe aggiungere che la maggior parte degli indicatori economici dipende dalla congiuntura internazionale e dunque non dall’azione (positiva o negativa) di un Governo, certamente non dopo un anno dal suo insediamento.
Però così funziona, con qualsiasi governo, con qualsiasi opposizione e in qualsiasi condizione storica. Anche questo cattivo costume dovrebbe cessare. Non porta bene ai governi e non aiuta le opposizioni quando poi devono finalmente governare.
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[2023-11-24 05:37 UTC]